Caduta dei brevetti depositati a Milano. E non è solo colpa della crisi. Nel primo semestre di quest’anno i brevetti depositati sotto il Duomo sono stati 1.150 contro i 1.450 dello stesso periodo del 2002: 20 per cento in meno.
In allerta Confindustria Lombardia. Per il Presidente Alberto Barcella, “si tratta di un campanello di allarme a cui la politica deve prestare attenzione”. Più serena la Regione: “Dopo un primo semestre 2009 con il freno tirato, ora le imprese lombarde hanno ripreso a sfruttare i fondi che mettiamo a loro disposizione come ricerca e sviluppo”, assicura Romano La Russa, assessore all’Industria del Pirellone. Allarmato il sindaco. Ivana Brunato, della segreteria Cgil di Milano: “Questo è il segno di un declino del tessuto produttivo che sta accelerando con la crisi”.
Secondo idati della Camera di Commercio di Milano, i brevetti depositati in città sono progressivamente diminuiti dal 2002 ad oggi. Solo nel 2007 si è registrato un piccolo recupero. Ma subito dopo è ripartita la discesa: negli ultimi 2 anni si è pasati da 1.400 a 1.150 brevetti nel primo semestre del’anno. Il problema è stato sollevato anche dalla Banca d’Italia. Recita l’ultimo rapporto sull’economia regionale: “Il divario negativo della Lombardia rispetto a un gruppo di territori europei a essa simili sotto il profilo degli investimenti in ricerca e sviluppo e di una minore dotazione e qualità del capitale umano è tra i fattori che hanno contribuito all’andamento modesto della produttività e al recente arretramento della regione in termini di capacità innovativa”…
…Secondo l’ultimo rapporto annuale sull’innovazione targata Cotec, la Lombardia si piazza al settimo posto tra le regioni italiane per investimenti in ricerca e sviluppo. Superata nell’ordine, da Piemonte, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Campania e Friuli Venezia Giulia.

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