Immaginate una mostra d’arte in cui le opere siano esposte non solo nella forma originale, ma anche nella loro riproduzione digitale, della quale sia possibile navigare la superficie e ingrandire i particolari, rendendola interattiva. Le tecnologie per il digital imaging lo consentono già oggi, con una risoluzione che permette di apprezzare quel che spesso sfugge durante la visita al museo.
Quello della creazione di immagini digitali da elementi reali è un settore molto ampio, che di recente è all’attenzione anche dei più grandi operatori mondiali Ict. Un mercato che sta evolvendo ad alti ritmi in misura del progresso tecnologico – legato alle componenti fisiche ma anche alla ricerca sui software – e, non meno importante, secondo gli input forniti dagli utenti. I quali sono sempre più “attrezzati” a elaborare autonomamente contenuti di qualità.
A questi due elementi trainanti si unisce quello della gestione dei diritti di condivisione, che richiede l’utilizzo di strumenti di attribuzione sicuri ed efficienti. I sistemi di marchiatura digitale consentono ad esempio di inserire informazioni “invisibili” e non modificabili all’interno dei dati multimediali, tutelandone la paternità. In altri casi è possibile vincolare l’accessibilità dei contenuti digitali a un’accoppiata univoca hardware-software.
Centrica lavora da ormai dieci anni nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di soluzioni tecnologiche di digital imaging e di archiviazione digitale, grazie anche alle collaborazioni con centri di ricerca dell’Università di Firenze e Siena. Uno dei principali filoni di attività è quello della promozione e valorizzazione dei beni artistici e culturali, che rappresenta, considerato il patrimonio di opere custodite in Italia, uno dei campi con i più ampli orizzonti di crescita. Una frontiera di sicuro interesse è quella dell’installazione di contenuti digitali in sedi fisiche. Dalla collaborazione con il Polo Museale Fiorentino è nato Uffizi in a touch, grazie al quale tutti i capolavori della Galleria d’arte più famosa al mondo diventano esplorabili in ogni dettaglio, entrando nelle scuole, nelle case, nei luoghi di accoglienza. Una forma di digital signage interattivo, utilizzabile anche per scopi didattici e di ricerca, nata dall’applicazione di una suite progettata da Centrica per la visualizzazione e interazione con contenuti digitali ad alta qualità. Una tecnologia che ha condotto anche a una partnership con Seat Pagine Gialle per l’accesso a mappe, immagini aeree e satellitari.
Il futuro è quello delle contaminazioni, all’interno dello stesso spazio, tra oggetti reali e riproduzioni digitali. Un primo passo è stato compiuto da Centrica nell’ambito della mostra di Richard Ginori tenutasi recentemente a Ravello. Ma le tecnologie di digital imaging promettono di aprire ancora nuove opportunità per l’accesso, la valorizzazione e la condivisione della creatività umana. E per ampliare, grazie all’interattività, gli spazi di fruizione delle opere d’arte.

Marco Cappellini, socio fondatore e amministratore delegato di Centrica

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