Il concetto di gamification, o ludicizzazione si sta evolvendo notevolmente sia in ambito lavorativo che didattico. Principalmente si basa sul modello multidisciplinare secondo il quale gli elementi di matrice tipicamente ludica, come il guadagnare punti o vincere premi, possono essere adattati e applicati in ambito didattico e formativo. Educatori e formatori hanno pensato di esplorare e sviluppare programmi che impiegano tecniche ludiche specifiche da applicare all’insegnamento, alla formazione e al miglioramento delle abilità cognitive.
Secondo quanto riportato da Interesting Engineering, i giochi possono aumentare le dimensioni e l’efficienza delle regioni cerebrali responsabili delle abilità visuo-spaziali. “I videogiochi possono inoltre contribuire ad accrescere il senso di responsabilità individuale dei giocatori, in quanto i risultati conseguiti nella dimensione ludica tendono a innescare il rilascio di dopamina nel cervello, che ripaga il giocatore del duro lavoro svolto.”
In un contesto didattico, la ludicizzazione delle mansioni può essere declinata secondo tre diversi approcci, volti a influenzare, guidare e premiare l’impegno e i risultati ottenuti: il primo riguarda l’integrazione del sistema di valutazione, con voti individuali assegnati rispettivamente per l’impegno, il grado di miglioramento nel tempo o per il completamento di un incarico. Il secondo la creazione di compiti che singoli individui o gruppi di dipendenti devono svolgere in competizione con altri. Infine, il terzo riguarda l’impiego di avatar nei giochi di cooperazione per far sì che gli individui si identifichino come una comunità in cui tutti contribuiscono allo svolgimento di un dato incarico.
I designer di videogiochi per l’apprendimento e la formazione uniscono le tradizionali dinamiche di gioco a contenuti tematici o di attualità al fine di garantire i risultati di apprendimento desiderati. Per incoraggiare i partecipanti al completamento di un modulo di formazione, ad esempio, i game designer possono offrire incentivi sotto forma di riconoscimenti, oppure creare graduatorie che inneschino delle dinamiche di competizione.
Sia per lo studente che per il dipendente, la gamification offre molti vantaggi: capacità di controllo individuale, poiché il gioco può essere svolto in un momento e in un luogo a propria scelta; opportunità di apprendimento progressivo tramite l’introduzione di fasi incrementali di difficoltà; feedback individuale, immediato e continuo; senso di comunità, in particolare nei programmi in cui la cooperazione di squadra è fondamentale per il buon esito del gioco.
Per i datori di lavoro, gli educatori o gli istruttori, i giochi possono rappresentare un mezzo economicamente vantaggioso per impartire conoscenze e competenze pratiche a uno standard prestabilito e coerente.
Simulazioni in forma di gioco per l’apprendimento e la formazione sono state adottate in svariati ambiti: dall’edilizia alla salute e sicurezza, dalla medicina ai trasporti, fino al settore militare.

Fonte: Eni.com https://www.eni.com/it-IT/trasformazione-digitale/video-gioco-della-vita.html