Pensare semplice: è questo, oggi più che mai, il motto che dovrebbe animare chi si prefigga di realizzare prodotti e soluzioni di innovazione. Ponendo al centro dell’attività innovativa le esigenze delle persone, spesso orientate alla facilità di utilizzo dei sistemi e alla loro portabilità. Arrivando dunque a concepire la tecnologia come un mezzo, un ricco pozzo a cui attingere, e non come il fine ultimo dell’attività innovativa. Tale visione è senz’altro un punto d’approdo necessario, al quale si giunge accumulando una significativa esperienza sul campo. Abituandosi a ragionare “per soluzioni” ed evitando di fossilizzarsi su un singolo filone tecnologico.
Ricordare che molte delle soluzioni ICT oggi di uso comune hanno una radice aerospaziale significa allora comprendere l’importanza dei processi di spillover di conoscenza a cavallo tra i diversi settori. A sostenerlo pare quasi di sfatare un mito, ma la priorità della semplicità d’uso e la centralità della ricerca di soluzioni efficienti a prescindere dalla tecnologia sono concetti chiave proprio della cultura aerospaziale. Un settore che produce soluzioni tecnologiche in media 20 o 25 anni avanti rispetto ai prodotti diffusi, foriero dunque di idee adattabili e applicabili su più larga scala.
Imin Holding, acronimo di Integrated Mobile Information Network, si propone di seguire questo solco per progettare soluzioni che migliorino sensibilmente l’approccio alle tecnologie del quotidiano. Concentrandosi principalmente sulla definizione di obiettivi e contenuti: i primi, derivati dall’analisi delle esigenze dei consumatori, i secondi sviluppati attingendo al bagaglio interno di conoscenza tecnologica, legato a doppio filo all’ambito aeronautico. Nell’ottica di mantenere uno sguardo il più possibile aperto, i paletti individuati sono pochi, ma categorici: evitare di ingombrare il mercato con nuovo (e spesso inutile) hardware e progettare soluzioni dal linguaggio semplice, non codificato, che comprenda parole e segni utilizzati quotidianamente da tutti.
Un esempio calzante è quello di IADI (Immediate Avisor Data Information), un servizio interattivo basato sulla più comune e diffusa tecnologia mobile (quale la GSM) e su un sistema di navigazione di matrice aeronautica, il Distance Measuring Equipment (DME). IADI, che prende il nome commerciale di Clic&Clic, rappresenta una soluzione nata per fornire in tempo reale, per mezzo di un sms, informazioni sul costo dei carburanti e dei servizi offerti dagli impianti di distribuzione in qualsiasi zona d’Italia. Un sistema che sfrutta un “parco hardware” per definizione già installato e funzionante: i telefoni cellulari degli italiani. 82 milioni di “periferiche” (tante sono le sim card ad oggi attive in Italia) potenzialmente connesse al sistema, grazie ad un accordo stipulato da Imin Holding con tutti gli operatori di telefonia mobile in Italia. È sufficiente l’invio di un sms, che può contenere chiavi di ricerca anche molto varie, per poter ricevere in risposta l’ubicazione delle stazioni di benzina più vicine ed i relativi prezzi. Un database che, a seguito di un accordo stretto con Figisc Confcommercio, Fegica Cisl e Faib Confesercenti (i principali organismi sindacali del settore), raccoglie le comunicazioni sui prezzi e su eventuali promozioni effettuate periodicamente (anche quotidianamente) dagli stessi operatori delle stazioni di benzina. I quali possono utilizzare un canale in-voice, accedere al server IADI mediante internet o ancora inviare dati via sms, lo stesso canale utilizzato dai consumatori. È prevista inoltre una nuova implementazione che a breve permetterà ai consumatori di “navigare” attraverso l’invio di un sms o di un mms, utilizzando una connessione on line virtuale al network IADI che ottimizza gli spazi di banda a disposizione occupandoli in modo non continuativo e permettendo forti risparmi per i costi di collegamento.
La ricerca applicata e i relativi strumenti di gestione della proprietà intellettuale giocano un ruolo di primo piano ed esperienze come quelle di Imin Holding lo dimostrano. Pare allora opportuno che le politiche pubbliche di sostegno alla ricerca inizino a coinvolgere progressivamente il mondo industriale in maniera più decisa. Perché è spesso nelle realtà aziendali, anche quelle giovani, che si annida la scintilla dell’innovazione che permette di concepire soluzioni intelligenti ed efficienti. A vantaggio di tutti, in primo luogo dei consumatori.

Gaetano Rizzi, Presidente, amministratore delegato e socio fondatore di IMIN Holding


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