In molti ambiti dell’ingegneria, a garantire l’efficienza dei dispositivi è spesso la loro forma. Pensiamo alle ali di un aeroplano, alle pale di una turbina eolica o ai condotti di alimentazione di un motore a scoppio: senza la particolare forma di cui dispongono non potrebbero garantire lo stesso funzionamento.
Tradizionalmente, la scelta della forma più opportuna da attribuire a un dispositivo era empiricamente affidata all’intuito e all’esperienza del progettista e consisteva in un lento processo evolutivo basato su precedenti realizzazioni e su modelli teorici. Il celebre crollo del ponte sospeso sul fiume Tacoma per una raffica del vento nel 1940 è l’esempio di errore istruttivo (e distruttivo).
L’introduzione del calcolatore elettronico ha permesso, a partire dai primi anni ’60, lo sviluppo della CFD (Computational Fluid Dynamics). Tecniche numeriche sempre più sofisticate ed elaboratori sempre più potenti hanno fornito la capacità di simulare flussi e sollecitazioni su corpi geometricamente complessi. I progettisti hanno così acquisito la capacità di simulare rapidamente l’impatto delle diverse forme sulle prestazioni dei dispositivi che progettano.
Le tecniche di “ottimizzazione automatica”, iniziate a svilupparsi negli anni ’80, hanno in seguito permesso di assegnare direttamente al calcolatore il compito di decidere e selezionare le forme più adeguate. Al progettista non rimane che fissare l’obiettivo e i vincoli di progetto.
Optimad Engineering è una società spin-off del Politecnico di Torino, nata a partire dalle competenze maturate nell’attività di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale e specializzata in tecniche di progetto e ottimizzazione in fluidodinamica. Tra le sue realizzazioni figurano nuove tecniche per la minimizzazione del rumore di turbomacchine, per l’ottimizzazione di profili alari e pale di turbine eoliche. Le attività di Optimad spaziano dal progetto di pompe molecolari per il vuoto allo studio di generatori di calore per il riscaldamento. L’obiettivo, ambizioso e già in via di realizzazione, è lo sviluppo di un software che integri in un’unica piattaforma tutti i servizi di progettazione e ottimizzazione fluidodinamica forniti da Optimad.
Costituire e sostenere una giovane spin-off tecnologica richiede un impegno costante. Ma se le idee ci sono, e sono sufficientemente innovative, può costituire una nuova prospettiva di sbocco per i ricercatori e un modo per evitare la fin troppo frequente fuga all’estero. Si parte dalla capacità di innovazione e da una buona dose di entusiasmo, per arrivare magari a collaborare con imprese del calibro di Airbus, Dassault e Thales Alenia Space.


Haysam Telib, Amministratore delegato e socio fondatore di Optimad engineering S.r.l.

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