Investire nella ricerca più innovativa paga. A patto che il sistema che traghetta un’idea dal laboratorio al mercato sia ben oliato.

<<La ricerca italiana è di altro profilo. Soprattutto in certe aree delle scienze della vita (terapie cellulari, terapia genica, neurobiologia, immunologia e oncologia, ndr) siamo molto competitivi con impact factor elevati – premette Daniela Bellomo, 43 anni, direttore generale di Tt Factor, la società che si occupa di trasferimento tecnologico nata un anno fa per volontà degli istituti di ricerca milanesi Ieo e Ifom-. Questi risultati, in un paese come gli Stati Uniti darebbero origine a uncrogiolo di prodotti con ricadute positive a livelo industriale. In Italia questo non accade perché c’è scarsa conoscenza e gli internediari competenti, cioè chi è capace di trasformare buona ricerca in prodotto, sono pochi>>.

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