L’Italia è sempre più ecologica: lo sottolinea il 25° Rapporto annuale di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) dove si legge che con l’81% dei materiali riciclati nel 2019, l’obiettivo europeo fissato per il riciclo della carta e del cartone al 2025, è già stato raggiunto. Ma la corsa al riciclo non termina qui: per il 2030 si dovrà arrivare a quota 85%.
La partita si gioca sui risultati dei grandi centri urbani, a partire da Roma, e dal Sud con una sostanziale novità. Leggendo i dati al 2020, mentre la capitale è ancora alle prese con i problemi nella raccolta differenziata dei rifiuti, nel Sud Italia le attività di riciclo funzionano piuttosto bene.
A tal proposito il Governo starebbe spronando le regioni del Sud, all’apertura di nuovi stabilimenti cogliendo l’opportunità della messa a punto del Recovery Plan della UE, perché le problematiche sarebbero proprio legate al numero degli impianti operativi ancora insufficienti nel Mezzogiorno.
Aprire nuove strutture poi creerebbe nuovi posti di lavoro e genererebbe maggior ricchezza perché diminuirebbe l’importazione della carta.
Tornando ai dati, la crescita della raccolta di carta e cartone è aumentata del 3% nel 2019, totalizzando 3,5 milioni di tonnellate. Questo significa che ogni italiano ha raccolto oltre un chilo di materiali in più rispetto al 2018. Ciò si traduce in 57,5 chili pro-capite all’anno, più del triplo rispetto al 1998. Ed è migliorata anche la qualità dei rifiuti cartacei differenziali dalle famiglie, in termini di incidenza delle impurità. A trainare la crescita è stato il Sud Italia che, con 874 mila tonnellate di raccolta ha superato per la prima volta il Centro (841 mila tonnellate, +2,8% sul 2018) e accorciato la distanza con il Nord, che resta sempre all’avanguardia.
Nell’Italia Settentrionale, la raccolta ha infatti quasi raggiunto 1,8 milioni di tonnellate (+0,6%). In volumi, il primato spetta alla Lombardia con circa 568 mila tonnellate, mentre l’Emilia-Romagna è in cima alla classifica per la raccolta media pro-capite con 85,2 kg. È tuttavia la Sicilia che, tra tutte le regioni, registra la maggiore crescita, con un balzo del 15,9%.
Nel Sud Italia seguono il Molise e la Calabria con, rispettivamente, un aumento del 12,5% e 9,3%. Nel Centro Italia sono state raccolte oltre 841 mila tonnellate di carta e cartone, con una crescita del 2,8% vs. 2018, per una media pro-capite di 69,0 kg ed è la Toscana a guidare gli incrementi mettendo a segno un +4,4%.
In questi ultimi 25 anni, il rapporto di Comieco ci ha fornito una dettagliata fotografia delle abitudini degli italiani, che si scoprono, con il passare del tempo, sempre più a favore della raccolta differenziata. La filiera del riciclo non si è mai fermata, neanche in pieno lockdown, e ciò ha permesso di conseguire tali risultati. È questo uno di quei casi in cui l’Italia fa sistema e consegue successi evidenti.
Analizzando i dati nazionali relativi al riciclo degli imballaggi cellulosici e proiettandoli a livello europeo nell’ambito degli obiettivi di riciclo posti dalla normativa europea, l’Italia consolida la propria posizione tra i paesi più virtuosi. È la conferma di quanto la filiera cartaria sia un comparto trainante dell’economia circolare italiana.
Fonte: Eni.com https://www.eni.com/it-IT/economia-circolare/paese-carta-riciclata.html