Il software open source si sta imponendo all’attenzione del mercato Ict con una capacità di penetrazione molto elevata: basti pensare al fenomeno Linux oppure a Open Office per citare due esempi tra i più noti. Il fattore principale di questo sviluppo è da ricercare nel concetto di community. Grazie al Web 2.0 e agli strumenti per la condivisione di progetti, le risorse destinate alla produzione di software continuano a crescere. I programmatori si aggregano intorno a linee tematiche, portando le loro competenze al servizio di un progetto comune, migliorando i prodotti e testandoli. La probabilità di crescita e successo aumenta di pari passo con la dimensione (e l’eterogeneità) delle community. Un fenomeno impensabile in una logica di business tradizionale, in cui è proprio la scarsità di risorse a regolare l’attività di sviluppo. Nella sua accezione più generale, parliamo di Open Source ogniqualvolta vi sia la disponibilità di accesso e riutilizzo del codice sorgente dei programmi (il “Dna” dei software), con apposite licenze d’uso. Elementi che promuovono tangibilmente la condivisione della conoscenza. Ma la spinta innovativa sta anche altrove. Soprattutto nel poter assicurare qualità crescente (ogni release dei programmi è più efficiente della precedente) riducendo contemporaneamente i costi sul versante della produzione. Col risultato di portare sul mercato soluzioni a basso costo, con grande velocità di diffusione, destinate a migliorare nel tempo grazie al lavoro comune di sviluppatori e appassionati e in virtù delle esigenze espresse dagli utenti.
Lo sviluppo di applicativi Open Source per le imprese, spesso in modalità “web based”, sta raggiungendo un primo importante traguardo di maturità e affidabilità. L’esperienza di Openia è una ulteriore conferma di questa tendenza. Openia ritiene sin dalla sua nascita che il modello vincente sia quello del codice aperto alla comunità internazionale di sviluppatori. Così è nata (e continua a crescere) Openbravo, una applicazione Open Source per l’enterprise management (ERP), destinata soprattutto alle piccole e medie imprese, che in pochi anni ha superato 1,5 milioni di download, istituendo una Community che oggi conta oltre 8.000 membri impegnati in circa 200 progetti.
Nel futuro possiamo aspettarci una ulteriore accelerazione del processo di globalizzazione delle linee di sviluppo Open Source. Magari immaginando una razionalizzazione del numero di progetti, i quali vivranno, secondo un processo “naturale”, un continuo incremento del profilo qualitativo, in termini di efficienza e affidabilità. Anche secondo la logica del cosiddetto dual licensing, ossia un formato di licenze variabili a seconda dell’obiettivo del riutilizzo degli applicativi, sia questo commerciale oppure di contributo alla Community.

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