Il cervello umano è formato da circa 100 miliardi di neuroni. Un potenziale biologico che può diminuire con il trascorrere dell’età, causando deficit mnemonici e cognitivi. I progressi realizzati negli ultimi anni in campo medico per il rallentamento dei processi di invecchiamento sono stati significativi. Ma per incrementare le funzionalità cognitive del cervello sono disponibili anche nuove strade, alcune delle quali molto interessanti. La scoperta dei fattori neuronali di crescita ha scientificamente accertato come il cervello, se opportunamente stimolato, possa migliorare la propria plasticità neuronale, ossia la capacità di memoria e attenzione. In quest’ottica, le tecnologie Ict costituiscono la frontiera più evoluta per valorizzare al meglio la dotazione biologica del cervello. In primo luogo perché garantiscono un’efficacia che si basa sulle “naturali” somiglianze tra i processi elaborativi dei computer e quelli della mente umana. Ma anche perché permettono di sintetizzare i contributi di diversi campi scientifici, dalle neuroscienze alla logopedia passando per le scienze cognitive, al servizio delle esigenze di ipodotati e normodotati.
Si tratta di tecnologie sempre più sofisticate e sempre meno invasive. Come ad esempio i controlli laser sulle tastiere, nell’ambito dei quali si sta rapidamente passando dall’interpretazione del movimento oculare dell’utilizzatore (che indica con gli occhi le lettere da impiegare) a dispositivi in grado di cogliere il potenziale bioelettrico del cervello. Una sorta di lettura del pensiero effettuata mediante tecnologia wireless. Che in un futuro non troppo lontano potrebbe permettere l’utilizzo di dispositivi di ridottissime dimensioni, come i chip sottocutanei, in grado di interpretare le intenzioni, da impiegare ad esempio in applicazioni domotiche. Più in generale, l’Ict gioca un ruolo determinante nella riabilitazione motoria e cognitiva, così come nella prevenzione del decadimento cognitivo e nell’abbattimento dei costi sociali relativi a certe patologie.
Brainer, attiva dal 2006, realizza ausilii e strumenti Ict per riabilitazione cognitiva. Per farlo, si è dotata di competenze trasversali, che vanno dall’ingegneria del software ai settori delle neuroscienze e della psicologia, e collabora con realtà di ricerca accademica. E naturalmente con chi opera “sul campo”. Il primo prodotto realizzato è stata una postazione multimediale pensata per le strutture assistenziali. Uno strumento da affiancare al lavoro di logopedisti e neuropsichiatri per la riabilitazione di soggetti ipodotati o affetti da demenza senile. Il repertorio multimediale raccoglie esercizi per la mente proposti mediante un “touch screen” che consente l’esecuzione di stimolazioni cognitive. Il dispositivo è progettato per tracciare ogni reazione, fattore che permette di saggiare i miglioramenti compiuti dal singolo paziente e di disporre di una banca dati a livello aggregato sull’impatto delle tecnologie, da mettere a disposizione alle stesse strutture. Le prime analisi, effettuate su un campione di pazienti affetti da morbo di Alzheimer sottoposti a riabilitazione cognitiva, testimoniano un sensibile miglioramento della capacità mnemonica e prassica, oltre a una crescita dell’autostima.
Per il prossimo futuro, Brainer sta progettando un modulo per la comunicazione aumentativa da integrare in un tablet pc, destinato in modo particolare a persone affette da disturbi che ne pregiudicano l’utilizzo del linguaggio e dell’interazione con altre persone. La nuova applicazione costituirà uno strumento di espressione e comunicazione alternativo.
Il continuo innalzamento dell’età media richiede una nuova attenzione nei confronti del tema dell’invecchiamento e della qualità di vita. Oggi abbiamo a disposizione tecnologie e capacità per poter intervenire, mediante stimoli cognitivi, sul mantenimento o addirittura l’incremento delle funzionalità mentali. Soluzioni essenziali per far fronte alle condizioni estreme (pensiamo ad esempio al prolungato isolamento degli astronauti) ma anche a quelle comuni e quotidiane.

Giancarlo Bertoldi, Neurologo e anestetista, fondatore di Brainer Srl

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