Il Gruppo di Riflessione, costituito da rappresentanti di CNA Bari, CNR, Confcommercio, Datamat, Elsag, Finmeccanica, Invitalia, Unicredit, ha affrontato, nel corso del 2011, le problematiche del trasferimento delle conoscenze generate dalla ricerca pubblica alle imprese a fini di innovazione tecnologica, redigendo un Rapporto finale che sarà oggetto nel corso del 2012 di un incontro di lavoro, con la partecipazione di rappresentanti del mondo imprenditoriale di quello di ricerca e degli organi di governo. Oltre ad operare una ricognizione delle principali modalità con le quali si realizza innovazione tecnologica, il lavoro del Gruppo ha permesso di individuare le principali criticità esistenti nell’ambito dei processi di collaborazione fra strutture pubbliche di ricerca e piccole – micro imprese.
Dal lato delle strutture pubbliche di ricerca, le criticità derivano, in primo luogo, da differenze socio-cognitive tra ricercatori pubblici e uomini d’azienda, sia nell’orizzonte temporale di riferimento (di più lungo periodo nel caso della ricerca pubblica), sia nell’ approccio al problem solving (generalmente monodimensionale e per discipline in ambito accademico, multidisciplinare e multidimensionale nelle imprese). Un’altra importante criticità riguarda lo “stato” di solo tecnologie prodotti dei potenziali risultati dalla ricerca pubblica.
Dal lato delle imprese, un elemento di freno alla collaborazione con le strutture pubbliche di ricerca viene dal relativo costo, percepito troppo alto, in quanto risultante di diverse componenti: costo di accesso, costo di interfaccia e costo di utilizzo del contenuto. Inoltre la possibilità delle piccole imprese di interagire con successo con le strutture pubbliche di ricerca a fini di TT dipende dalla loro capacità di assorbimento di nuove conoscenze tecnico-scientifiche, in generale piuttosto bassa.
Sul fronte degli organi di governo locale, il rischio è che le strutture da loro promosse e finanziate per realizzare il TT dalla ricerca pubblica alle PMI, concepiscano e attuino la loro missione in modo semplicistico a causa della loro “distanza” dalle strutture di ricerca, della limitatezza delle loro risorse finanziarie e professionali, dell’ampiezza degli obiettivi tecnologici e settoriali perseguiti.
Le considerazioni svolte in precedenza hanno consentito di definire le linee generali di un approccio “ottimale” alla promozione e al sostegno del TT dalla ricerca pubblica alle piccole (e micro) imprese. Esso dovrebbe soddisfare i seguenti requisiti:
- tenere conto della molteplicità degli attori che intervengono in tale processo e quindi coinvolgerli opportunamente nella sua attuazione;
- intervenire con un ruolo pro-attivo su tutte le fasi del ciclo della innovazione tecnologica;
- conseguentemente, predisporre adeguati strumenti (organizzativi, finanziari, gestionali) che tengono pienamente conto dei limiti di risorse (organizzative, finanziarie, gestionali) delle piccole imprese;
- evitare approcci “localistici” per quanto concerne l’utilizzo delle fonti di conoscenze tecnico-scientifiche.
I risultati della versione preliminare del Rapporto finale sono stati presentati e discussi in tre incontri di lavoro, organizzati ad Ancona, Bari e Lecco in collaborazione con organi di governo locale, ai quali hanno partecipato rappresentanti dei mondi dell’imprenditoria della ricerca, degli intermediari tecnologici e delle istituzioni pubbliche.