Sono quasi 90mila in Emilia- Romagna le imprese femminili, il 20,9% delle imprese attive. Una partecipazione femminile che nel 94,1% dei casi è a carattere esclusivo, nel senso che sono le donne stesse a dirigere direttamente l’impresa. I dati (Rapporto sull’economia regionale di Unioncamere Emilia- Romagna, giugno 2009) rilevano un aumento dell’imprenditoria femminile dell’1,9% rispetto all’anno precedente. È il segnale che si fa sempre più rilevante il peso delle donne nel mondo socio-economico regionale.Tra i fattori decisivi per la realizzazione delle pari opportunità nei contesti lavorativi
si individuano i nuovi strumenti tecnologici, quali personal computer e telefono
cellulare, considerati in grado, nella percezione delle persone, di dare risposte utili alle sempre più pressanti esigenze di conciliazione. È quanto emerge dal Rapporto 2010 “La cultura dell’innovazione in Italia” realizzata da Cotec (Fondazione per l’Innovazione tecnologica) e Wired, sulla fascia
di popolazione tra i 30 e i 44 anni. In sostanza, si legge nello studio, «il rapporto
donna/tecnologia è piuttosto ambivalente: gli italiani pensano in larga maggioranza
che la tecnologia consenta una più agevole conciliazione della vita personale e professionale, se non altro perché permette un migliore uso del tempo».
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