Nella mattina del 15 giugno 2023, siamo stati al We Make Future, la Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale. I relatori che hanno partecipato alla nostra tavola rotonda, esponenti di istituzioni ed imprese associate alla Fondazione, hanno discusso di Policy per le Twin Transitions, in un dibattito articolato tra settore pubblico e privato. I panelist hanno illustrato l’impegno per l’ente o l’impresa di rappresentanza nell’ambito del settore dell’innovazione, fornendo dettagli delle rispettive best practice.
Domenica Surace, Direttrice Impact Assessment, Monitoring & Reporting di Eni, ha raccontato l’esperienza di Joule, la scuola di Eni per l’impresa, un progetto nato a sostegno delle startup sostenibili nel percorso di crescita imprenditoriale, finalizzato a contribuire alla creazione di un ecosistema sostenibile. In Enel, per la Responsabile Innovazione Marina Lombardi, la transizione digitale e sostenibile si tocca con mano ogni giorno nell’ambito della rete elettrica: “Occorre una digitalizzazione profonda per essere veloci nel connettere le fonti rinnovabili e gestire il sistema.”. Con Enel Open Innovability, l’azienda leader di mercato si impegna a lanciare delle sfide innovative, volte alla transizione, in stretta collaborazione con startup, aziende, Università, esperti ed investitori, mantenendo sempre un approccio aperto a recepire innovazione dall’esterno. “In Unioncamere – racconta Arnaldo Abruzzini, Responsabile attività Comunità Energetiche Rinnovabili – abbiamo creato Punti Impresa Digitale, un progetto finalizzato a contribuire alla transizione digitale tramite la formazione, in tale ambito, delle micro e piccole imprese italiane.” Altre iniziative a supporto della transizione sono state attuate da CDP, quali Competence Center, e da Sisal, con Go Beyond: mossi dal rispettivo senso di responsabilità ambientale e sociale, questi progetti mirano a incoraggiare lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali per favorire la transizione green e generare valore a beneficio della comunità. “Per la transizione verde, sia in termini di policies che in termini di azioni, le aziende hanno grandi responsabilità. È arrivato tuttavia il momento di una convergenza tra pubblico e privato, creare quindi un movimento di pensiero coeso che conduca all’obiettivo condiviso”, conclude Fabio Ventoruzzo, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Sisal. Il dibattito si è poi concluso con l’intervento di Fabrizio Dughiero, rappresentante del Ministero delle imprese e del made in Italy per il Consiglio di Amministrazione COTEC e Prorettore all’Innovazione all’Università di Padova: le transizioni gemelle hanno bisogno di competenze, ma l’Università, anche tramite contaminazioni esterne, dovrebbe far apprendere anche la creatività e l’imprenditorialità, skills di fondamentale importanza per i lavori del futuro. L’innovazione è una questione di sopravvivenza, e queste due transizioni ci garantiscono questa opportunità.