Il libro, nato da una ricerca della Fondazione Cotec ed edito da il Sole 24 Ore, analizza la nuova realtà dei distretti tecnologici italiani, confrontandoli con equivalenti esperienze straniere
Ict in Piemonte, biotecnologie in Lombardia, nanotecnologie in Veneto, meccanica avanzata in Emilia Romagna e aerospazio nel Lazio. Sono alcuni casi eccellenti di una nuova classe di distretti, quelli tecnologici, protagonisti del libro “I Distretti del futuro” Una nuova generazione di sistemi produttivi per l’Innovazione.
Scritto da Giovanna Bossi, Paolo Bricco e Giuseppe Scellato, al termine di una ricerca effettuata dalla Fondazione Cotec, il libro viene presentato ufficialmente oggi, 6 febbraio a Milano, presso la Sala Assemblee di Banca Intesa.“I Distretti del futuro”, terzo volume della collana Innovazione & Competitività, promossa dalla Fondazione Cotec ed edita da il Sole 24 Ore, presenta l’evoluzione e le prospettive dei distretti industriali italiani, riportando un’ampia analisi di riferimenti concreti, in vista delle sfide che attendono l’organizzazione del tessuto industriale italiano e alla luce delle dinamiche economiche emergenti.
Gli autori tracciano inoltre un quadro di linee guida per lo sviluppo di politiche territoriali per l’innovazione. In particolare propongono interventi mirati a generare grandi collaborazioni per la ricerca, a sostenere il settore del capitale di rischio, a diffondere la cultura dei diritti di proprietà intellettuale e promuovere efficaci sistemi di governance.Con la prefazione di Ferruccio de Bortoli e la postfazione del Ministro per le Riforme e l’Innovazione della Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, il volume ripercorre le vicende che negli anni hanno caratterizzato l’intervento regionale a favore dei distretti industriali e mette in luce il successivo avvio di esperienze distrettuali fondate su di un nuovo approccio, che vede la centralità dell’innovazione e del trasferimento tecnologico come leve per la competitività dei sistemi economici territoriali.
“L’Italia è la patria dei distretti industriali tradizionali” ha dichiarato Riccardo Viale, Direttore Generale della Fondazione Cotec, “ma nella nuova economia della conoscenza, questo sistema ormai è in crisi: è necessario guardare oltre, c’è bisogno di sperimentare nuovi modelli produttivi che mettano al centro proprio la creazione di conoscenza. Questi nuovi modelli sono i distretti del futuro”.
Per approfondimenti consulta anche:
“I distretti del futuro”