È stato presentato lo scorso 20 ottobre, presso il Ministero degli Affari Esteri, il Rapporto annuale sull’Innovazione 2009 curato dalla Fondazione COTEC.
I dati esposti da Riccardo Viale (Direttore Generale Cotec) sottolineano il ritardo del sistema innovativo italiano, ma anche alcuni segnali di ripresa. Investiamo meno dei nostri partner europei in ricerca e formazione, con un forte divario tra Nord e Sud del paese. Nessuna provincia del Mezzogiorno, ad esempio, compare tra le prime 50 aree italiane con il maggior tasso di inventori. Al contempo cresce la spesa in Ricerca e Sviluppo (e le ultime rilevazioni testimoniano come le imprese continuino a investire nonostante la crisi), si riconferma in attivo la Bilancia Tecnologica di Pagamenti (+0,06% rispetto al PIL nel 2007) e il sistema italiano della ricerca si dimostra competitivo in termini di rilevanza della propria produzione scientifica.
La tavola rotonda, volta a mettere a fuoco le principali sfide di competitività del sistema dell’innovazione italiano, è stata presieduta da Pialuisa Bianco (Direttore Forum Strategico, Ministero degli Affari Esteri) e ha raccolto interventi di Nicoletta Amodio (Area Impresa Nucleo Ricerca, Innovazione e Net Economy, Confindustria), Paolo Annunziato (Direttore Public Affairs, Telecom Italia S.p.A.), Filippo Bagnato (Direttore Centrale Sviluppo tecnico, industriale e commerciale di Finmeccanica S.p.A.), Giovanni Chelo (Amministratore Delegato, di Unicredit Banca di Roma S.p.A.), Nevio Di Giusto (Amministratore Delegato del Centro Ricerche Fiat), Franco Donatini (Responsabile Rinnovabili – Politiche di Ricerca e Sviluppo di ENEL S.p.A.), Stefano Fantoni (Rettore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste), Gabriele Galateri di Genola (Presidente di Telecom Italia S.p.A.), Pietro Guindani (Presidente di Vodafone Omnitel), Mario Magaldi (Presidente di Magaldi Power S.p.A.), Luciano Maiani (Presidente del CNR), Giulio Sandini (Direttore del Dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del Cervello – Istituto Italiano di Tecnologia).
Nel suo intervento conclusivo, il Ministro Franco Frattini, ha sottolineato la funzione centrale della conoscenza quale fulcro per la crescita del paese: “L’innovazione e le risorse umane saranno una carta vincente per uscire dalla crisi”, ha dichiarato il Ministro. Sul fronte internazionale, Frattini ha sottolineato che l’Italia “deve esportare di più le sue eccellenze in termini di innovazione e tecnologia”, ricordando che l’area del Mediterraneo allargato, in cui l’Italia riveste un ruolo trainante, costituisce un importante bacino di sviluppo per l’Europa. Il Ministro ha infine ricordato come debba crescere la presenza delle imprese e dei centri di ricerca italiani nell’ambito dei Programmi quadro dell’Unione europea, che l’Italia “sfrutta ancora troppo poco”.
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