Tecnologia e nuovi modelli imprenditoriali rendono quello delle comunicazioni wireless uno dei settori con il più alto potenziale di sviluppo. Cresce il numero di produttori e fornitori di servizi, così come il numero di dispositivi intelligenti in grado di connettersi a Internet. E, soprattutto, la rete si espande, con nuovi hot spot e sempre più zone coperte dal segnale. Una domanda in aumento, a cui deve corrispondere un incremento delle prestazioni in termini di potenza di trasmissione e affidabilità. Il che si traduce nell’esigenza di disporre di numerosi access point, ma soprattutto di antenne che amplifichino e diffondano il segnale in maniera efficiente.
Le antenne wi-fi si dividono attualmente in due grandi tipologie, relative ad altrettante necessità di copertura: omnidirezionali per le aree circoscritte e direttive per le grandi distanze. A partire da un lavoro di ricerca durato quattro anni, compiuto in collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’Università Drexel di Philadelphia, Adant ha sviluppato una nuova generazione di antenne wireless intelligenti, provviste di algoritmi software che determinano, a seconda delle condizioni ambientali, la migliore configurazione per irradiare energia. Un modello adattivo mediante il quale l’antenna assume, in tempi dell’ordine del microsecondo, geometrie diverse in virtù delle necessità e che consente non solo un incremento della capacità di trasmissione dei dati (circa il doppio della velocità in download e in upload), ma anche una migliore copertura del segnale e, non ultimo, risparmio energetico. Una tecnologia proprietaria in tutte le sue componenti che entrerà a breve sul mercato e che ha fruttato ad Adant uno dei riconoscimenti del Premio Nazionale per l’Innovazione nell’ambito delle start-up tecnologiche. Questa soluzione è pensata anche per l’ambito RFId, specie nei casi in cui la tecnologia tradizionale presenta un deficit di prestazioni, come nel caso dell’identificazione dei tag applicati su materiali che contengono elementi liquidi o di metallo.
Incrementare l’efficienza di diffusione del segnale wireless può rivelarsi di grande importanza in molti ambiti. Da una parte quello domestico, nel quale presto potremmo immaginare un singolo punto d’accesso alla rete, del quale usufruiscano i laptop e smartphone, ma anche la tv ad alta definizione. Negli ambienti metropolitani, lo spettro wi-fi rischia di diventare una risorsa scarsa, specie se, come già sta iniziando ad accadere negli Stati Uniti, la congestione porterà a migrare le reti 3G su quelle wi-fi. Avremo allora bisogno di gestire al meglio le risorse di spettro, in maniera adattiva e intelligente.
Daniele Piazza, direttore generale Adant