La “nuvola” ha cambiato il modo di vivere online e ha reso la nostra esperienza utente più semplice, efficiente e veloce. Nonostante sia già oggi una delle tecnologie più diffuse, la crescita del cloud non accenna a fermarsi: secondo un recente rapporto di Gartner, il mercato globale è cresciuto nel 2019 del 17,5%, passando da 182 miliardi di dollari a 214 miliardi. Ma questo è solo l’inizio: si stima che nel 2022 il cloud raggiungerà i 331 miliardi, quasi raddoppiando il valore odierno.
I tre fattori del cloud
Il successo delle soluzioni in cloud si può sintetizzare attraverso tre elementi: flessibilità, scalabilità, sicurezza.

Per la maggior parte delle imprese, affidare alla nuvola la propria infrastruttura di rete è la soluzione migliore, perché consente di accedere a essa attraverso internet indipendentemente dal luogo fisico in cui ci si trova.

La scalabilità è un fattore ancora più evidente: oggi, un’azienda in espansione che non usa il cloud potrebbe avere la necessità di acquistare altri server o addirittura costruire nuovi data center, sostenendo ingenti costi e con il rischio, in futuro, di ritrovarsi con un eccesso di hardware inutilizzato. Con il cloud, invece, si può sostenere la crescita di dati e servizi solo modificando il proprio piano di abbonamento, conservando la possibilità di ridurre lo spazio utilizzato nel momento in cui le necessità dovessero diminuire.

Infine, la sicurezza: utilizzare i servizi in cloud significa affidarsi a realtà che si occupano della manutenzione e difesa dell’intera infrastruttura, liberando le aziende da un compito complesso, che richiede importanti investimenti e che troppo spesso non viene svolto internamente in modo ottimale.

(Fonte : Telecomitalia)