Innovare, per una start-up a vocazione tecnologica, significa creare un prodotto radicalmente nuovo oppure integrare in maniera innovativa tecnologie esistenti sul mercato. La prima strada può funzionare nel caso in cui il gruppo imprenditoriale si doti di risorse umane altamente qualificate in una particolare tecnologia, oltre a risorse abili sul piano commerciale. La seconda strada è più adatta a quelle aziende che dispongano di buone competenze tecnologiche ma allo stesso tempo intendano arrivare alla creazione dei prodotti partendo dallo studio delle esigenze espresse dal mercato. Vi è inoltre un risvolto finanziario non banale: mentre gli innovatori radicali devono sobbarcarsi costi di ricerca e sviluppo notevoli e di conseguenza abbisognano di ingenti capitali, chi è in grado di innovare integrando tecnologie esistenti è poi in grado di sviluppare le proprie competenze guidato dalle richieste di clienti paganti.
Econoetica è nata nel gennaio 2006 grazie all’investimento di 8 soci e fa parte di quel mondo di start-up che lavora sull’integrazione di tecnologie mature. Due sono le caratteristiche che maggiormente la differenziano rispetto alle altre start-up: una prettamente interna ed una relativa al rapporto con i clienti. Internamente l’obiettivo è quello di allineare gli interessi della struttura tipica delle aziende (investitori, manager, lavoratori dipendenti) facendo coincidere i tre livelli: tutti i lavoratori, prima o poi, se intendono proseguire il loro percorso in azienda, sono chiamati a diventare soci. Nel rapporto con i clienti, sono le esigenze di questi ultimi a determinare le tecnologie sviluppate.
Per citare un esempio, Arianna è la prima guida multimediale che accomuna in sé tre prodotti: una guida turistica comprensiva di informazioni puntuali, una mappa interattiva dotata di sistema di navigazione GPS, una audioguida in grado di dispensare contenuti in tempo reale relativamente ai siti visitati. Si tratta di un prodotto che si dota di applicazioni GPS, Wi-Fi, Flash, sistemi operativi (PDA o Smart-phone) installati in computer miniaturizzati. Tutte tecnologie che proprio di questi tempi hanno raggiunto la piena maturazione, soprattutto in termini di diffusione, affidabilità e prezzo.
L’idea centrale che anima il prodotto si può tradurre come segue: “Rispondere in meno di due click a qualsiasi domanda un turista si trovi a formulare”. Dopo aver creato in maniera indipendente la videoguida di Firenze, Econoetica ha individuato come interlocutori ideali ai quali offrire il proprio know-how soggetti forti sul piano della conoscenza del mercato locale con l’interesse a dotarsi di un nuovo servizio da rendere disponibile ai propri clienti, adattando i contenuti della guida alla loro realtà. L’innovazione principale è stata infatti quella di credere di poter portare alla commercializzazione un prodotto di cui la maggior parte dei turisti vorrebbe disporre nel corso di visite a luoghi sconosciuti, soprattutto in presenza di barriere linguistiche.
Arianna è un esempio di come in Italia si possa fare innovazione adattandosi al contesto (il turismo è proprio uno dei settori chiave per il Paese) senza necessariamente operare un incremento tecnologico. Risulta chiaro che internazionalizzare un prodotto richiede ingenti capitali, così com’è oramai conclamata la carenza in Italia di una sana cultura di rischio imprenditoriale, quella – per intenderci – che permette alle aziende della Silicon Valley di trasformare prodotti innovativi in grandi successi internazionali. L’altro elemento fondamentale per capire il rapporto tra innovazione e contesto in cui si inserisce è che in Italia, in ambito turistico, nessuno si prodiga nel “fare sistema”. In altre parole, risulta difficile coordinare le offerte di servizi in maniera da renderle attraenti per i turisti. Ed è di conseguenza piuttosto arduo convincere gli operatori del settore a investire in soluzioni che migliorino la qualità dei servizi, come ad esempio sarebbe lecito immaginarsi dagli hotel delle città a forte vocazione turistica.
L’innovazione è l’unica strada a disposizione di un Paese sviluppato per rimanere competitivo. Saranno il coraggio e la passione degli imprenditori, le scelte della classe politica e le abitudini dei consumatori che ci diranno se l’Italia farà o meno parte dei primi nel mondo.

Luca Foresti, Amministratore delegato di Econoetica Srl


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