Nella mattina di martedì 27 giugno, presso la splendida cornice del Teatro Massimo di Palermo, si è tenuto il XVI Symposium COTEC Europa. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno e del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, i lavori del sedicesimo summit COTEC Europa sono stati introdotti da Alberto De Paoli, in qualità di co – presidente della CFO Coalition for the SDGs, United Nations Global Compact, con un intervento in merito al ruolo delle Nazioni Unite nell’ambito della sostenibilità: “Noi cerchiamo di creare i razionali economico – finanziari affinché le aziende decidano di modificare i loro modelli tradizionali in modelli di business sostenibili. Sostenibilità e creazione di valore sono un connubio su cui tutti dobbiamo lavorare, bisogna cambiare il concetto con cui noi operiamo nel business: serve che le aziende capiscano che questa trasformazione è ineludibile, perché solo così potranno prosperare ed essere presenti anche nel futuro.”

Il XVI Simposio COTEC è poi proseguito con una riflessione dei Direttori Generali delle tre COTEC Europa: Jorge Portugal, COTEC Portogallo, Jorge Barrero, COTEC Spagna e Gianfranco Ruta, COTEC Italia. “Dobbiamo tener conto non soltanto di quella che è la mitigazione, come ad esempio le politiche green per frenare l’innalzamento delle temperature; ma anche dell’adeguamento al cambiamento climatico in atto (alluvioni, siccità). Bisogna far attenzione a non pensare alla sostenibilità come qualcosa di futuribile, ma come qualcosa che ci riguarda molto da vicino e da subito”, queste le parole del Direttore di COTEC Italia Gianfranco Ruta, poco prima del panel dedicato all’innovazione nella finanza sostenibile nel settore pubblico, che ha visto protagonisti Clara Raposo, vice governatore della Banca del Portogallo, Helena Viñes, Presidente della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile della Commissione Europea e Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti. “Eroghiamo prestiti alle imprese collegando il tasso di interesse all’impatto che queste imprese possono generare: un tasso di interesse, quindi, che si riduce se la società riduce la sua impronta emissiva, oppure se l’azienda migliora alcuni parametri sul “gender pay gap” (il divario retributivo di genere). Questo nuovo paradigma lo stiamo adoperando in CDP, con dei prestiti a imprese legati proprio al raggiungimento di obiettivi di impatto.”, così è intervenuto l’amministratore delegato di CDP Dario Scannapieco in merito ai parametri ESG che guidano l’operato delle istituzioni finanziari non solo nel raccoglimento dei fondi, ma anche nell’erogazione di prestiti.

I lavori del XVI Simposio sono proseguiti con l’intervento di Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia: “Negli ultimi anni, l’Unione Europea si è dotata di strumenti e regole tra cui il primo sistema mondiale di classificazione sostenibile: la cosiddetta “tassonomia verde”. Si compone di criteri validi e metodologie rigorose, per poter dare una definizione univoca di quali investimenti possano definirsi sostenibili, incentivarli e evitare il “green washing”; ritengo che questa classificazione e questo sistema possa diventare uno standard globale. La finanza sostenibile non riguarda solo le aziende verdi, ma tutte le imprese: i criteri della tassonomia possono essere utili anche in questi casi.”

Il secondo panel della mattinata si è incentrato sull’innovazione nella finanza sostenibile nel settore privato. Gian Maria Gros – Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, in dialogo con Nuno Amado, Presidente di Millennium BCP e José Manuel Entrecanales, Presidente & CEO di Acciona ha spiegato che “le soluzioni dei problemi, come ad esempio il cambiamento climatico, hanno bisogno di decisioni politiche a livello nazionale e sovranazionale, queste decisioni possono cambiare radicalmente le prospettive di singole tecnologie: abbiamo bisogno di chiarezza in questa direzione.”

Luigi Nicolais, Presidente della Fondazione COTEC Italia, ha poi ricordato e sottolineato l’impegno e la rilevanza delle tre COTEC Europa nel mondo dell’innovazione, aggiungendo che “lo scopo del Symposium 2023 sulla finanza sostenibile è stato quello di stimolare una riflessione su una possibile riconnessione tra economia e società, rilanciando la competitività attraverso un modello di “open innovation” applicato ai territori, per puntare alla qualità diversificata e non alla quantità indifferenziata.”

Il XVI Symposium COTEC Europa è terminato con i discorsi conclusivi dei Capi di Stato dei tre Paesi: Sua Maestà Felipe VI, Re di Spagna, Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente della Repubblica del Portogallo e Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, quali Presidenti Onorari delle tre COTEC. In questo sedicesimo meeting abbiamo parlato della necessità di finanziare progetti che promuovano la transizione verde, ma ricordando di non lasciare mai indietro nessuno: “L’impegno nella realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite richiama a un’azione ad ampio raggio, in grado di coinvolgere più attori possibili. L’impegno è quello della transizione verso un nuovo assetto, verso una crescita sostenibile, a confronto con la trasformazione climatica e con la sostenibilità sociale. Una transizione che riguarda anche i Paesi emergenti e quelli in via di sviluppo. Appare del tutto incongruo, infatti, che questi Paesi accettino di pagare il prezzo ambientale e sociale che ha pesato sui Paesi di più remota industrializzazione nel loro percorso di crescita, invece di inserirsi nel gruppo di testa che guida il cambiamento, evitando quei costi ambientali e sociali.” Con queste parole, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella conclude il nostro summit annuale: la Fondazione COTEC Italia, in costante sinergia con Spagna e Portogallo, continuerà a svolgere la sua funzione di divulgazione, sensibilizzazione e ricerca, per un futuro più inclusivo, sostenibile e innovativo.